Cucina da provare di Silvano Osella

Frattaglie di pollo

Le frattaglie di pollo erano un ottimo alimento e fonte di calorie e non da disperdere per sontuose e appetitose scatolette per gatti e cani.
Tutto il mondo continua a fare conferenze e studi per contenere il continuo aumento dell’inquinamento dimenticando che l’essere umano dovrebbe essere rieducato sul valore nutritivo del cibo. A tal proposito rientrano le frattaglie di pollo, le quali diventavano ingredienti essenziali per la storica finanziera che avrebbero saziato i senatori del primo regno di Savoia con sede a Torino, anche se sappiamo per certo che la suddetta portata è datata molto antecedentemente alla venuta di Torino come capitale del regno. La storia delle frattaglie è legato al mal d’Italia, cioè quel contributo una volta in viveri adesso in mazzette, che i contadini dovevano “ DARE” alle guardie all’ingresso del mercato che consisteva in creste,fegato,bargilli, cuore,granelli,budelle, ecc. 
Tutto questo perpoi essere trasformato dalle brave mogli in quell’ottima portata che noi tutti conosciamo con il nome di “Finanziera”. 
Il nome è dedicatto alle guardie addette alla finanza del regno. Un  grande lavoro per preparala questa portata storica che si lega perfettamente con la cucina storica piemontese del rinascimento perchè agrodolce. La cosa più curiosa è che di questi pezzi di carne, fonte di ottime proteine e fosforo e ferro non sono più presenti nelle macellerie perchè oggi tutti chiedono soltanto bistecche. Il risotto con le frattaglie di pollo si può affermare che sia un ottimo piatto da considerarsi piatto unico con l’aggiunta di una piccola insalatina e un frutto a fine pasto.

INGREDIENTI 
(4 PERSONE)
Riso Vialone Nano gr.300, frattaglie di pollo gr.300 (fegatini,cuori,bargilli,creste); 1 scalogno, gr.50 burro;1 cima di rosmarino; 1 dl vino barbera; 1/2 lt brodo di carne bianca; gr 50 formaggio d’alpeggio duro e grattugiato; sale e pepe nero q.b.

PREPARAZIONE
Prendete tutte le frattaglie lavateli accuratamente in acqua e aceto. Le creste e i bargilli metteteli in acqua e aceto, fateli scottare e poi togliete a loro la pelle che li ricopre. In una pentola mettete il burro con il trito dello scalogno e della cima del rosmarino, fate soffriggere per un minutino e poi aggiungete tutte le frattaglie tagliate a dadini piccoli circa 1 cm, fate dorare e sfumate con la barbera. 
Aggiungete tutto il riso vialone nano e bagnate poco per volta con il brodo caldo di carne bianca.  La cottura durerà per circa 16 minuti, poi aggiustate di sale e pepe nero pestati assieme nel mortaio ed infine aggiungete il formaggio duro d’alpeggio grattugiato, che deve essere di solo latte vaccino. 
Fate riposare per un paio di minuti e poi servite in piatti caldi. Se desiderate potrete spolverare con poco trito di cima di rosmarino. Servite con la stessa barbera che avete usato per la sfumatura delle frattaglie.