Via che vai di Anna Maria Faloppa

Via Fratelli Calleri di Sala

Abitavano in via Valoria, all’ombra del monumentale Cedro del Libano, i Fratelli Giorgio e Alberto Calleri di Sala, entrambi Medaglia d’argento al Valor Militare alla memoria, cui è intitolata una traversa di via Bodoni dal 13.05.1967.
Primo figlio maschio del conte Guido Emilio, ammiraglio di divisione, e di Clotilde Cacherano di Bricherasio, Giorgio Carlo detto Carletto (Ancona,1.03.1919) frequenta l’Accademia Navale di Livorno, corso Uragano del 1938, imbarcandosi con il grado di Guardiamarina. Partecipa a varie azioni nel Mediterraneo, distinguendosi per coraggio e altruismo nel soccorrere feriti e naufraghi. Muore nell’affondamento del cacciatorpediniere Aviere (17.12.1942), 40 miglia a nord di Biserta.
Alberto, per gli amici Bertino (Saluzzo,3.11.1923), allievo del corso Zodiaco (1941) presso la Regia Accademia Aeronautica con sede alla Reggia di Caserta, (ma trasferita a Forlì nel 1943) dopo l’8 settembre torna in Piemonte, entrando immediatamente nelle fila di Giustizia e Libertà. Quindi attraversa le linee, raggiunge Taranto, dove il padre è Comandante di Piazza, e frequenta il campo alleato di addestramento di Brindisi per i Reparti speciali. Paracadutato in Corsica, raggiunge la Liguria in motoscafo e poi Torino, portando una radiotrasmittente. Prima si nasconde alle Molinette con l’aiuto del concittadino dott. Piero Gullino, poi, fermato dalle SS, fa credere di trasportare un apparecchio radiologico. In Val d’Angrogna è capomissione e istruttore nella V Divisione partigiana GL “Sergio Toya” fino al 9.06.1944, quando, scendendo dalle montagne di Torre Pellice per un’azione di sabotaggio, è ferito in un’imboscata dei Repubblichini presso il ponte Blancio e ucciso con  un colpo alla nuca. Alla sua morte, entra nella Resistenza il fratello minore Edoardo, ancora liceale (Saluzzo,19.03.1927 - Torino,20.04.2002). Nella vita sarà un medico, un imprenditore e un esponente di spicco della Democrazia Cristiana, nonché il primo Presidente della Regione Piemonte (1970).