I ragazzi leggono di Mara Dompè

Cécité Malaga

Una giovane funambula cieca, esile creatura dall’incarnato di porcellana, incanta ogni sera il pubblico del circo, che segue le sue evoluzioni nell’abbagliante luce dei riflettori. La ragazzina, Cécité, ha perso vista e memoria in un misterioso incidente d’auto. All’inizio del racconto i suoi occhi sono chiusi, o descritti come opalescenti, il suo sguardo vitreo e spento. Priva di tale fondamentale capacità sensoriale, la ragazzina si lancia con indifferenza sull’abisso: avendo perso tutto, non ha null’altro da perdere. È la caduta a restituirle il passato, i ricordi e, soprattutto, la luce e i colori del mondo in questa storia di cambiamento e rinascita raccontata dal pluripremiato autore e illustratore francese Benjamin Lacombe: per esprimere il vuoto della cecità e la pienezza del risveglio l’artista ricorre a soluzioni espressive che toccano i neri più fondi e i colori più vividi, ma anche all’uso di carte di diversi spessori e trasparenze, per disturbare la visione del lettore e fargli vivere – come spiega in una sorta di postfazione – la sensazione di «un velo posato sugli occhi, lo stesso velo che nasconde lo sguardo e il passato di Cécité».
In questo albo Lacombe parla anche di sé, che ha vissuto in prima persona un episodio di temporanea cecità a seguito di un doloroso lutto.

Benjamin Lacombe, Cécité Malaga, 
Rizzoli, 22 euro.