Saluzzo: I compiti del nuovo organismo diocesano

Consigli pastorali di fraternità

La fraternità pastorale è una concreta realtà entro cui la Chiesa esprime se stessa e realizza la sua missione. Non è realtà statica, ma vita attiva e dinamica, vissuta in aderenza al Vangelo. Essa si pone come soggetto che dialoga con il territorio ed è l’insieme di parrocchie tra loro vicine.
Istituzione e organizzazione
Ogni fraternità pastorale, inserita nel proprio contesto e ambiente, tenendo conto delle linee programmatiche diocesane, elabora e realizza, progressivamente, iniziative e attività condivise, che valorizzino i carismi delle persone e le tradizioni di ogni ambiente socio culturale.
Il discernimento è un’importante strategia di lavoro in quanto coinvolge responsabilmente tutti i fedeli in scelte comprese e condivise. Il clima collaborativo e costruttivo è un’importante forma di testimonianza cristiana.
In ogni fraternità, entro il mese di gennaio 2024, si dovrà costituire il Consiglio di Fraternità, che gradualmente subentrerà al Consiglio Pastorale parrocchiale.
Sarà composto dai seguenti membri: tutti i parroci delle parrocchie raggruppate in fraternità e dai vicari parrocchiali; i diaconi operanti nella fraternità; i religiosi e le religiose presenti; gli adulti provenienti dai consigli pastorali parrocchiali delle singole parrocchie, scelti dai parroci in rapporto di uno per parrocchia; i giovani, scelti dai parroci con il medesimo criterio numerico di cui sopra; essi possono anche non essere ancora membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale.
Si tenga presente che il numero dei laici sia sempre superiore rispetto a quello dei sacerdoti e dei religiosi; si inseriscano nel consiglio tutti i laici responsabili di specifici settori di pastorale.
La nomina dei membri viene ratificata dal Vescovo.
Dal giugno 2024, ogni CFP eleggerà al proprio interno due membri, che faranno parte del Consiglio Pastorale Diocesano.
Il CFP sarà presieduto e moderato da uno dei parroci, nominato dai confratelli; questi sarà aiutato da un/a segretario/a nominato/a dai membri del consiglio.
I sacerdoti moderatori dei CFP saranno membri di diritto del Consiglio Pastorale Diocesano, insieme al Vicario Generale, ai Vicari Episcopali e a un rappresentante dell’ACI diocesana. I religiosi e le religiose individueranno tra loro un rappresentante al Consiglio Pastorale Diocesano.
Il CFP si riunisce almeno una volta ogni due mesi, secondo scadenze prestabilite; mette a calendario anche momenti di preghiera e di formazione; dura in carica cinque anni anche in caso di sostituzione del sacerdote moderatore.
Il CFP analizza la situazione pastorale della fraternità, elabora e realizza iniziative e attività in sintonia con le linee del Progetto Pastorale Diocesano.
Ogni parrocchia, essendo persona giuridica, manterrà il proprio Consiglio per gli affari economici, che continuerà a gestire i beni della parrocchia stessa.

+ Cristiano Bodo
Vescovo di Saluzzo