Saluzzo: Messaggio del Vescovo per l'estate

Accogliamo con gioia le vacanze

Ritorna l’estate e con essa il tempo che solitamente molti dedicano alla sosta delle vacanze, desiderosi di rigenerare il corpo e il cuore.
Il mio pensiero va anzitutto alle vacanze dei nostri ragazzi d’oratorio, vacanze calde, trascorse nei Centri Estivi delle parrocchie e nei soggiorni marini e montani. Sono infinitamente grato ai sacerdoti, alle suore, agli animatori, ai volontari che le hanno rese possibili con la loro dedizione, passione, determinazione, fatica, gioia! I nostri ragazzi, grazie a queste esperienze di vacanza, hanno sentito il sapore della comunità cristiana: che accoglie, aggrega, cammina, prega, canta, fa festa. E tutto ciò perché essa alimenta la speranza in un futuro vivibile e perché sa di incontrare il Risorto nella forza di uno sguardo fraterno e amico, nella bellezza semplice di un fiore, nell’armonia di un canto, nella maestosità del silenzio dei boschi, nel sussurro di un’orazione lasciata presso un pilone votivo.

Poi penso ancora alla diocesi intera e alla sua conformazione fisica, che la rende bella, e unica: al suo cielo e alle sue notti stellate, alle sue albe e ai suoi tramonti, alle sue valli e ai suoi monti, alle sue campagne e ai suoi boschi, alle sue acque e alle loro sorgenti. Penso alla gente che la abita e ai tanti turisti che vi giungono. Quante occasioni l’estate e le vacanze porgono alle famiglie, ai gruppi, alle comitive o a singole persone per spegnere la frenesia, che mette fretta, per consentire di sostare, assaporare, intuire attorno a sé l’Infinito, per sfogliare lentamente le pagine della Creazione e leggervi l’alfabeto del Creatore! Molto bella è una preghiera scritta da Papa Francesco a conclusione della sua lettera enciclica “Laudato si’”: <Signore Dio, Uno e Trino, comunità stupenda di amore infinito, insegnaci a contemplarti nella bellezza dell’universo, dove tutto ci parla di te. Risveglia la nostra lode e la nostra gratitudine per ogni essere che hai creato. Donaci la grazia di sentirci intimamente uniti a tutto ciò che esiste>.

Un pensiero va alle nostre stupende chiese e alle infinite opere d’arte che custodiscono; come non leggervi la fede di coloro che le hanno volute, costruite, conservate! E come non pensarle anche oggi come oasi silenziose e meditative, ove raggiungere la profondità di se stessi e incontrare Dio? L’opera d’arte parla un linguaggio spirituale che tocca i sensi dell’anima; non è da carpire frettolosamente con una foto scattata con il cellulare; spesso, meglio della teologia, essa parla di Dio e lo avvicina all’umanità.

Non da ultimo penso ai molti pellegrini che si mettono in cammino per raggiungere i nostri bei santuari di Maria, Madre della Misericordia in Valmala e quello di S. Chiaffredo in Crissolo.
Si fanno pellegrine le famiglie, gruppi e associazioni, ammalati e anziani, parrocchie e singoli fedeli; si fanno pellegrini per cercare ristoro, sollievo, aiuto; si fanno pellegrini per portare e lasciare davanti al Signore le paure e le preoccupazioni, la gratitudine, la preghiera e la lode; si fanno pellegrini per ritornare a casa propria rinnovati nella fede, corroborati nella speranza, animati nella carità.
Immerso in questi pensieri, desidero per ciascuno, e auguro a tutti una buona e serena estate. Che tutti abbiano la possibilità di fermarsi, di sostare, di pregare di più, di contemplare, di ritrovare se stessi, la bellezza che ingentilisce e la gioia che fa più leggera la vita.
Cristiano, vescovo