Saluzzo: Prestigioso incarico per don Ettore Signorile

Presidente dei canonisti italiani

Mons. Ettore Signorile, Vicario giudiziale del Tribunale interdiocesano piemontese, è il nuovo presidente dell’Associazione Canonistica Italiana (Ascai). L’elezione è avvenuta la scorsa settimana in occasione del 52° Congresso nazionale dell’Associazione che si è svolto a Sanremo, in cui i centoquaranta congressisti si sono confrontati sul tema di grande attualità: “Sinodalità e processo canonico”.
L’Associazione Canonistica Italiana è un frutto del concilio Vaticano II; fu costituita a Napoli nel 1969 e denominata Associazione canonistica (Asca), una realtà che ha favorito un protagonismo dei fedeli in ambito canonistico. Con la promulgazione del nuovo Codice di diritto canonico del 1983 l’Associazione ha goduto di un forte rilancio in fatto di consapevolezza e di testimonianza, sia in riferimento alla canonistica come scienza teologica e giuridica nella sua portata pastorale, sia per una comprensione del diritto volto alla salvezza delle anime. Si è andata precisando una sua autentica e fedele dimensione di servizio alla chiesa e nella chiesa.
Con l’aggiornamento dello statuto, presentato alla Conferenza episcopale e approvato nel 1987, l’Associazione si è rivolta alle chiese particolari che vivono in Italia, presentandosi articolata in quattro settori: docenti di diritto nelle università e istituti superiori ecclesiastici, nei seminari maggiori e negli istituti superiori di scienze religiose, o cultori di diritto canonico e scienze affini; docenti o cultori di diritto canonico e scienze affini nelle università civili; operatori del diritto nei tribunali ecclesiastici; operatori del diritto nell’amministrazione attiva della chiesa (curia romana, curie diocesane e istituti di vita consacrata).
«Questi ambiti hanno consentito, - spiega il neo presidente - senza improprie autoreferenzialità, un radicamento nella chiesa italiana e un collegamento stretto tra il profilo teorico-dottrinale e quello pratico-operativo. Tale intuizione statutaria si è dimostrata nel tempo provvida e felice, tutto ciò a vantaggio della scienza giuridica e delle istituzioni canoniche in una chiesa in missione».

Articolo completo sul Corriere in edicola