Saluzzo: Domenica 2 ottobre, la littorina passa dalla stazione ferroviaria

Arriva il treno storico

Come un sogno ad occhi aperti. Questa mattina (venerdì 30 settembre) nella stazione ferroviaria di Saluzzo si sono materializzate due automotrici del gruppo 668, comunemente dette “littorine”, che fino a giugno 2012 hanno transitato lungo i binari della vecchia stazione, ora dismessa e chiusa al traffico.
Le due macchine, della Fondazione FS Italiane, attualmente utilizzate per espletare servizi turistici in tutta Italia, hanno raggiunto lo scalo cittadino per le prove generali in vista del treno storico di domenica 2 ottobre diretto a Montiglio Murisengo per inaugurare la riapertura della ferrovia Chivasso-Asti.
Si tratta di un percorso particolare che prevede il passaggio via Saluzzo (alle 8.39), Savigliano (8.58), Cavallermaggiore (9.08-9.18), Bra (9.34), Alba (9.57), Castagnole delle Lanze (10.14), Asti (10.35-10.45), Serravalle d’Asti, Montechiaro d’Asti e arrivo, previsto alle 12, nella stazione di Montiglio in contemporanea ad un altro treno storico a vapore proveniente da Torino.
I biglietti per il treno sono andati esauriti in poche ore. Si tratta di un viaggio eccezionale che percorre per intero tre linee sospese: la Cuneo-Saluzzo-Savigliano (nel 2012), la Cavallermaggiore-Bra (nel 2020), la Alba-Asti (nel 2010). L’ultimo tratto si snoda, invece, lungo la Asti-Chivasso fresca di ristrutturazione e abilitata alla circolazione dei treni turistici.
In Piemonte hanno appena riaperto due delle 13 linee ferroviarie sospese dal 2012: la Asti-Alba e la Casale-Mortara, mentre la riapertura della Novara-Varallo è in dirittura d’arrivo nei prossimi mesi. Inoltre da luglio sono state raddoppiate le corse quotidiane della Cuneo-Ventimiglia. 
E Saluzzo? Le potenzialità dell’infrastruttura ci sono e in questo momento sono in corso lavori di potenziamento della linea per Savigliano, con la sostituzione delle traversine in cemento. Rete Ferroviaria Italiana, che gestisce la linea, non chiarisce le finalità del cantiere; secondo alcune indiscrezioni che stanno circolando tra gli addetti ai lavori, potrebbe essere riattivato il trasporto merci a servizio delle aziende del territorio. Ma è solo un’ipotesi, mentre una cosa sembra chiara: che per il trasporto passeggeri manchi la volontà politica che, invece, si è manifestata da altre parti.
Intanto nella stazione di Saluzzo, ormai deserta e decadente, fa sorridere la voce dell'altoparlante che ad ogni ora annuncia l'arrivo del treno (non passa più da dieci anni) e avvisa i passeggeri di allontanarsi dai binari. 

Nella foto: il treno durante le prove generali di venerdì 30 settembre. Si tratta dell'unità 1904, prodotta da Fiat Ferroviaria nello stabilimento di Savigliano nel 1975. Il convoglio storico prevede anche una seconda macchina, la numero 1936 uscita dalle Officine Meccaniche Calabresi (Omeca) l’anno successivo.