Le nuvole parlanti

Blek Macigno

È stato l’eroe per generazioni di giovani: biondo, alto, muscoloso e vestito di un gilet di pelle con il classico berretto di castoro alla David Crockett, Blek Macigno ha infatti impersonato perfettamente il ruolo dell’eroe buono impegnato contro il male che, nello specifico, era rappresentato dalle odiate giubbe rosse inglesi (i “gamberi rossi”) che dominavano il territorio dei trappers, che invece erano storicamente alleati dei francesi.
Ambientata tra la fine del Settecento e i primi anni dell’Ottocento, soprattutto nel Massachusetts, la saga di Blek Macigno è stata creata dal team di autori torinesi Giovanni Sinchetto, Dario Guzzon e Pietro Sartoris, ovvero la Essegesse amatissima dal pubblico dei lettori di fumetti.
Il primo numero della serie (edita dalla Dardo di Milano nella “Collana Freccia”) è stato pubblicato il 3 ottobre del 1954 ed è stato subito un grande successo superando tutti i fumetti d’avventura nelle vendite arrivando a 400 mila copie mensili acquistate in edicola. 
A fare da “spalle” a Blek ci sono il giovane Roddy e il sapiente professor Occultis: un espediente narrativo già collaudato dagli autori con il loro Capitan Miki che aveva al suo fianco la coppia Doppio Rhum e Salasso.
Blek è nato nell’ambito di un’altra saga, “Il Piccolo Trapper”, emergendo presto come protagonista: oggi si direbbe un caso di spin-off con la crescita di un personaggio della storia. 
Chiamato anche il Grande Blek, il personaggio è il capo di una comunità di trapper che vive di quanto offrono le foreste nei dintorni di Boston città nella quale Blek si reca molte volte per le riunioni segrete dei patrioti che parteggiano per la Francia contro la coloniale Inghilterra. è questo l’innesto di molte avventure che hanno poi in Roddy e Occultis il lato comico delle storie.
Pubblicata nella prima serie fino al 1965, la saga è stata in seguito ristampata molte volte, finché negli anni Novanta la Dardo ha dato vita ad una collana anastatica regolare con copertine inedite degli autori e nuove presentazioni che hanno, tra l’altro, raccontato della passione di Sinchetto - Guzzon - Sartoris per i racconti popolari del West e, in particolare, per “I racconti di Calza-di-cuoio” di James Fenimore Cooper al cui interno si trova il romanzo “L’Ultimo dei Mohicani” che ispirato la creazione di Blek ripreso dalla figura letteraria del pioniere cacciatore Natty Bumppo con tanto di fucile Kentucky.
Gli albi sono riproposti ancora oggi in edicola, frutto di altri autori, e continuano ad avere un buon mercato in Francia, nell’ex Jugoslavia, Grecia, Turchia e Spagna.