Acchiappamostre di Anna Cavallera

La mostra della settimana

“Mario Lattes. Teatri della memoria” è la mostra che la Reggia di Venaria dedica al noto pittore, scrittore, editore, promotore culturale e collezionista, in occasione del centenario della sua nascita. Curata da Vincenzo Gatti, la rassegna è realizzata dalla Fondazione Bottari Lattes e aprirà i battenti al pubblico giovedì 30 marzo, presentando un percorso espositivo allestito nelle Salette del Presidente della Reggia con oltre cinquanta opere, tra cui vari inediti. 
Mario Lattes (Torino, 1923 - 2001), pittore, scrittore ed editore, è stato un personaggio di spicco nel mondo culturale del capoluogo piemontese del secondo Novecento. Durante il periodo bellico sfugge alle leggi razziali rifugiandosi a Roma e a Rieti, unendosi poi alle truppe alleate in qualità di interprete. Rientra a Torino nel 1945 e dopo la seconda Guerra mondiale dirige la Lattes Editori, fondata dal nonno Simone Lattes nel 1893. Collabora con scritti e disegni alle più importanti riviste culturali del momento e nel 1953 fonda la rivista «Galleria» poi «Questioni» diventando voce influente del mondo culturale non solo locale. Tra il 1958 e il 1985 scrive diversi romanzi e racconti, poesie e la tesi di laurea “Il Ghetto di Varsavia”, raccolti nell’edizione critica Opere Olschki ed. Del 1947 è la sua prima mostra alla galleria La Bussola di Torino, a testimonianza delle maturate esperienze artistiche, nate durante il soggiorno laziale e coltivate per tutta la sua vita, come artista e collezionista. Allestisce personali a Torino, Roma, Milano, Firenze e Bologna e partecipa con successo a due edizioni della Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Torino e di Roma oltre a diverse esposizioni collettive.
Info: 0173 789282, segreteria@fondazionebottarilattes.it, fondazionebottarilattes.it

LE ALTRE MOSTRE
Sabato 25 marzo 2023, riapre Palazzo Salmatoris di Cherasco con la mostra “Cherasco Solidarietà. Una comunità curante, dalle Confraternite ad oggi” dedicata a sette secoli di storia dell’aiuto offerto dalla comunità di Cherasco ai più deboli. 
Dal primo hospitalis, di cui si ha notizia nel Trecento, all’assistenza offerta dal volontariato ai giorni nostri: la rassegna offre un’interessante panoramica sulle tante istituzioni che hanno caratterizzato la storia sociale cittadina, dall’Ospedale degli infermi all’Ospizio di carità, dal Monte di Pietà all’Asilo infantile urbano. Gli oggetti più disparati raccontano le attività e la religiosità che caratterizzavano queste realtà, molte gestite da due confraternite di laici. La pietra del sepolcro che accoglieva i corpi dei condannati a morte, l’atto costitutivo del Ritiro figlie maestre creato nel Settecento per dare un’istruzione anche alle bambine, le ricevute emesse dal Monte di pietà per i pegni depositati dagli indigenti per ottenere un prestito, ma anche progetti, mappe, fotografie: nelle sale di Palazzo Salmatoris si possono osservare secondo un criterio cronologico che segue l’evoluzione delle forme di assistenza nel rapporto tra la comunità locale e le istituzioni dello Stato centrale, fino ai giorni nostri. Fino al 4 giugno. 
Orario: mercoledì, giovedì e venerdì 15-19; sabato, domenica e festivi 9.30-12.30 e 15-19. Info: cherasco.cultura@comune.cherasco.cn.it.

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Nell’ambito di Novissimi+, la prima edizione del bando To.Be dedicato alla crescita professionale di artisti emergenti, l’Associazione Gheddo e CRAG - Chiono Reisova Art Gallery presentano “Ascolta. Piove”, la mostra personale dell’artista Lorenzo Gnata, allestita nella CRAG – Chiono reisova Home Gallery di Torino, in via Maria Vittoria 45. 
«Quelli del “poeta vate” sono versi carichi di sensazioni paniche, nei quali la pioggia, come un velo invisibile, senza distinzioni, copre e avvolge ogni cosa, rendendo il tutto un’unica pulsazione della natura» afferma l’artista. Così, concepita come un omaggio estetico alla Natura e ai luoghi di compenetrazione tra sentimento umano e mondo vegetale, la mostra racconta, attraverso sculture e installazioni ambientali, l’ineffabile delicatezza delle emozioni. 
Fino al 15 aprile.