In salute di Cristina Bosco

Dottore, che male, ho il torcicollo

Il “torcicollo” è una condizione pseudo-patologica contraddistinta da una limitata mobilità del collo (o da un vero e proprio blocco), forte dolore che può estendersi al retro della spalla e al braccio della parte colpita dalla contrattura e a volte da mal di testa. Il torcicollo dipende spesso da una postura scorretta mantenuta per lungo tempo, anche durante il sonno, oppure si manifesta dopo un colpo di freddo (corrente d’aria, aria condizionata, ventilatore), o uno sforzo muscolare (come portare una borsa a tracolla sempre sulla stessa spalla). 
La contrattura può avere anche un’origine traumatica associata a uno sforzo eccessivo che impegna i muscoli del collo e il trapezio o a un colpo di frusta. 
In alcune circostanze, tra cui in presenza di un’ernia del disco a livello cervicale, il torcicollo tende a cronicizzare ripetendosi con attacchi ricorrenti. In questo caso è utile una visita fisiatrica per individuare l’origine della contrattura. 
Il torcicollo può essere estremamente doloroso e anche se bisogna evitare movimenti bruschi, immobilizzare il collo non serve. Per decontrarre i muscoli è utile eseguire alcuni esercizi di stretching in maniera lenta e controllata, rimanendo seduti con la schiena dritta, aiutandosi con le mani a muovere il capo. Per esempio dà giovamento flettere dolcemente il collo a destra e a sinistra, ruotare lentamente la testa, portare in avanti e indietro il mento senza muovere il capo, mantenere il mento flesso sullo sterno. 
Nei casi più ostinati dà beneficio l’applicazione di calore e, sotto controllo medico si può ricorrere all’uso di creme antinfiammatorie o di farmaci analgesici, antinfiammatori non steroidei e miorilassanti. 
Infine, per chi soffre cronicamente di torcicollo è consigliato eseguire cicli di sedute fisioterapiche, che possono dare netti miglioramenti oltre a consigli per un’adeguata postura e comportamento durante la mobilizzazione dei carichi.