Fermo immagine di Alberto Abbà

Buon cammino

Me l’ha consegnato direttamente a casa un corriere, la cicogna moderna di questi tempi. Prelevato da una tipografia romana e poi trasportato fin su, nel basso Piemonte.
Se ne stava dentro ad uno scatolone bianco, con strisce di spesso scotch marrone a chiudere e proteggere. Un involucro di pellicola trasparente l’ultimo strato da levare prima del contatto su pelle.
è più piccolo di un quaderno, 160 le pagine, 180 grammi circa il suo peso. Segno zodiacale Toro, come me. Sta comodo in una mano aperta e profuma di buono: carta e inchiostro.
La copertina colorata è un regalo, frutto della creatività e dei pensieri di un amico. 
E dopo tutti questi anni e i tanti titoli letti, fa un certo effetto osservare il mio.
Il Lupo è un animale amico, che ritorna sotto altre vesti, ancora una volta.
Un flash di quel ragazzo alle elementari, imbarazzato di fronte alla classe nel leggere direttamente da un foglio protocollo a righe piegato a metà, il suo tema sull’autunno. 
Una maestra e ben sei i professori di italiano incontrati sulla via. Il tema alla maturità, richiamato all’ordine perché non avevo una “brutta” da consegnare insieme alla “bella”. All’orale di italiano, le domande del commissario su Leopardi e Carducci e le sue parole gentili. 
Qualche racconto sparso qua e là e quel premio ad Alba che profumava di terra, uva e famiglia. 
Anche la serata a Pont Canavese la ricordo bene, fra un vecchio pianoforte scordato e amici a cantare fuori tempo.
Quindici anni di Fermo Immagine e tante parole, di più quelle lette, che quelle scritte.
Adesso la copertina mi guarda con i miei occhi attraverso il filtro di un paio di occhiali scuri, in cui si riflettono immagini di una terra ferita e di fiori di rinascita. 
Uno specchio fedele che rimanda ogni vita, ciascuna immersa nel suo percorso ad ostacoli.
Buon viaggio piccolo e buon cammino.
albiabba@libero.it