Sabato 3 giugno alle ore 17.30, negli spazi del Museo Civico Luigi Mallé di Dronero, si inaugurerà la mostra «Il salto dell’acciuga e altre storie. Acqueforti di Xavier de Maistre» e, contestualmente, sarà presentata l’inedita cartella di grafica d’autore «Figure d’acciughe 2023. L’acciuga quasi al verde, acquaforte e acquatinta di Xavier de Maistre», alla presenza dell’artista.
Sostenuta dalla Regione Piemonte e dal Comune di Dronero, la rassegna è ideata e curata da Ivana Mulatero e presenta un’ottantina di opere originali che raccontano il percorso espressivo realizzato da Xavier de Maistre nel corso della sua carriera. In esposizione incisioni ad acquaforte ed illustrazioni per i volumi degli scrittori, gli strumenti del calcografo contestualizzati nell’atelier d’incisore ed un video documentario in cui è protagonista l’artista.
Le sale espositive del Museo Mallé ospitano una sequenza impressionante di lavori che scandiscono i tre principali cicli tematici affrontati da de Maistre, con la possibilità di osservare le opere attraverso particolari lenti d’ingrandimento: soggetti tratti dal mondo animale, alternati alle grandi e rare specie botaniche come le plurisecolari querce toscane e inglesi che spesso sono parte integrante delle vedute della terza sezione, dedicata alle dimore di campagna e di vigna, ai casali toscani, laziali e veneti e ai manieri e castelli europei.
La cartella di grafica d’autore fa parte della rassegna nata nel 2017 con l’intento di valorizzare il linguaggio della calcografia e dell’incisione contemporanea in coerenza con le sezioni di disegno e stampe del Museo Mallé e in dialogo creativo con le tradizioni del territorio.
Fino al 24 settembre 2023. Orari: sabato, domenica e festivi infrasettimanali dalle 15 alle 19.
Le altre mostre
A Torre Pellice, nella Civica Galleria Scroppo è in corso la mostra fotografica personale di Samuel Cimma «Archivio, ovvero dell’indagarsi», un progetto dell’artista in collaborazione con Luca Motto, curatore della galleria. L’esposizione, suddivisa in tre sezioni, è promossa dal Comune di Torre Pellice e dalla CGIL Torino, in collaborazione con RE.A.DY.
Scrive Cimma riguardo il progetto espositivo: «Archivio, ovvero dell’indagarsi. Cercare sé nell’esperienza con l’altro, nella memoria dell’altro, nella pelle di un altro. Archivio è l’Incontro e la sua impronta. È tutto ciò che si crea in quello spazio intimo che è il momento fotografico. La fotografia non è altro che un mezzo, uno strumento che permette l’Incontro. A corpo nudo, molti altri veli cadono, discorsi complicati diventano naturali: amori in corso, finiti o in potenza; timidezze, paure e sogni sul futuro; storie sciocche, per rompere il ghiaccio; rapporti difficili o allineati – con sé, col proprio corpo, con i genitori, con il mondo. Il risultato primario dell’Archivio risulta dunque l’avvicinamento umano, lo scambio; in secondo luogo, va pensato come salvare e registrare questo momento».
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«Una storia di colori, forme e libertà», è la mostra antologica delle opere di Giacinta Villa e Loris Dadam, uniti nella vita e nel percorso artistico, ospitata nelle sale espositive della Fondazione Amendola e dell’Associazione Lucana Carlo Levi (in via Tollegno, 52 a Torino) sino a domenica 30 luglio. Scrive, nella prefazione, Daria Dadam: «I miei ricordi di mamma e papà sono sempre stati fortemente legati alla loro arte, dalle immagini di mamma che dipinge acquerelli in roulotte quando eravamo in vacanza e dovevo chiedere se potessi salire il gradino per non far sbavare la linea del pennello, all’immagine indelebile di papà che disegnava faccine su qualsiasi superficie, sempre, incluso un tovagliolo, creduto di carta ma in realtà di stoffa, di uno dei ristoranti in cui si andava spesso a pranzo.
Dal famoso “gesto” della sua mano uscivano capolavori uno dietro l’altro, con la facilità con cui alla maggior parte di noi escono linee disgiunte e quadratini colorati con la biro. Il fatto è che per i miei genitori l’arte non era un’attività, ma una loro identità».