Via che vai di Anna Maria Faloppa

Via Colombaro dei Rossi

Tecnicamente la “via”  Colombaro dei Rossi è una “frazione” estesa fino alla Gerbola di Manta. Il suo nome si è consolidato nell’uso accostando due termini, di cui è agevole decifrare l’etimologia, un po’meno la datazione. 
Il cognome Rossi deriva dal latino tardo rubeus, poi russus, ossia dal colore fulvo dei capelli di un avo; in Roma indicava l’origine gallica della famiglia, nel Medioevo l’origine longobarda. 
Tuttavia, se in effetti nella frazione esiste una torre colombaia a pianta quadrata, annessa a una delle sole due costruzioni sicuramente anteriori al 1900, non si sono finora rinvenuti documenti che colleghino plausibilmente antiche famiglie Rossi a quell’allevamento di colombi. 
Si ha notizia di una famiglia Rosso, cui il Marchese Manfredo II (1140-1215) accorda nel 1145 l’uso dello stemma, mentre un Sebastianus de Rubeo risulta tra i consiglieri per l’elezione dei procuratori incaricati del giuramento al Re di Francia (13.06.1537). Giovan Marco Rosso è consigliere durante l’assedio francese del 1630; Enrico rappresenta il Borgo di Mezzo nel Consiglio nominato nel 1632.
E però, scrivendo tra fine 1700 e inizio 1800, il meticoloso Muletti non adopera mai l’appellativo in questione nel raccontare l’insediamento agricolo sorto nel sito del monastero benedettino documentato fin dal 1078 in un atto di donazione della contessa Adelasia e alle cui dipendenze era la vasta tenuta de La Grangia. Del monastero, dedicato a sant’Eusebio, vescovo di Vercelli ed evangelizzatore del Saluzzese (Sardegna, 283-Vercelli, 371), sopravvisse la cappella posta al centro del feudo delle Prese (ovvero delle porzioni di terra man mano rivendicate dal Marchese). Proprietà quest’ultimo dei conti di Saluzzo-Manta, risalente all’investitura nel 1417 a favore  del capostipite Valerano il Burdo (1374-1443), reggente per il fratello minore Ludovico I.
Fin qui la storia, ma… Valerano, raffigurato fra i Prodi nel castello della Manta nelle vesti di Ettore, aveva i capelli biondo-rossi...