In salute di Cristina Bosco

Dottore, cos’è la vitamina A?

La vitamina A, o retinolo, è una vitamina liposolubile che si accumula nel fegato, e non è dunque necessario assumerla con regolarità, attraverso i cibi. Il nostro corpo è in grado di rilasciarla a piccole dosi quando è necessario. 
Con il termine vitamina A si intende in realtà il retinolo e i suoi analoghi, detti retinoidi, di cui si conoscono circa 1.500 tipi diversi, naturali o sintetici. La vitamina A è fondamentale per la nostra vista poiché insieme ai suoi precursori, i carotenoidi, fa parte dei componenti della rodopsina, la sostanza presente sulla retina che dà all’occhio la sensibilità alla luce. 
È inoltre utile per la crescita dei denti e per lo sviluppo delle ossa e si distingue per la sua capacità di fornire una risposta immunitaria al nostro organismo. 
Il retinolo è presente soprattutto negli alimenti di origine animale come nel fegato, nel latte e nei suoi derivati e nelle uova. Molti alimenti di origine vegetale invece contengono i carotenoidi, precursori della vitamina A come albicocche, carote, anguria, frutti di bosco, pomodori. 
Poiché la vitamina A è sensibile al calore si consiglia di consumarli crudi o dopo una breve cottura, perché non si perdano tutte le sue proprietà. Il fabbisogno giornaliero di vitamina A è di circa 0,6-0,7 mg, che possono aumentare fino a 0,95 mg durante l’allattamento. 
Una sua carenza provoca difetti alla vista e può portare, se perdurante nel tempo, alla cecità, può creare difficoltà nel processo di crescita e sviluppo dell’organismo e può provocare un’eccessiva sensibilità alle infezioni. 
Può inoltre comportare, se la carenza si ha in gravidanza, malformazioni fetali. Al contrario, un eccesso di vitamina A accumulata nel fegato può generare ipervitaminosi con danni permanenti a fegato e milza. Infine, la vitamina A nutre i capelli e contribuisce a ritardare l’invecchiamento cutaneo, ragion per cui è spesso presente nei prodotti cosmetici come sieri, creme anti-età e trattamenti per i capelli.