Saluzzo: La maggioranza delle persone che dormono in strada lavora, ma non ha un tetto. Perchè?

Giacigli sotto i portici e al Parco

Sono da poco trascorse le 21.30 e i cancelli della Casa di prima accoglienza della Caritas diocesana in corso Piemonte si aprono di tanto in tanto per far entrare gli ultimi ospiti: tra loro c’è chi rientra dai campi, chi ha fatto visita a qualche connazionale dopo il lavoro. C’è silenzio, si respira un clima distensivo, per gli ospiti è il momento di andare a riposare, perché l’indomani la giornata inizia molto presto. Alle prime luci dell’alba, i braccianti devono presentarsi sul luogo di lavoro e, per raggiungerlo, alcuni devono fare molta strada in bicicletta. 
Alcuni consultano le previsioni meteo sul cellulare: in caso di brutto tempo si rimane a “casa”. 

La notizia completa in edicola sul Corriere di Saluzzo.