Vangelo

Il Vangelo della Domenica

Dal Vangelo secondo Marco 6,7-13

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi...   (...)

15ª TEMPO ORDINARIO (B)

I cristiani vivono, fin dall’inizio della chiesa, esperienze con sapori diversi: il successo e l’ostilità. Si chiedono cosa direbbe loro Gesù se fosse lì. Ci pensano gli apostoli a ricordare (riportare al cuore) le parole che il Signore disse proprio a loro. 
Egli li “chiamò a sé”, perché la testimonianza e l’evangelizzazione hanno radice solo nello “stare con Lui”. Gesù, poi, “prese a mandarli”: è la sua parola che nutre e dona energia sulle strade dell’umanità. 
Nessuno va da solo, perché la missione è affidata alla comunità, alla chiesa. Portando con sé un “bastone”: Mosè e Aronne avevano solo la forza del loro bastone davanti al faraone e i suoi ministri, solo un bastone per comandare all’acqua del mare di farsi da parte, un bastone, segno povero e potente di Dio stesso. Quel bastone è per il discepolo la Parola di Cristo: vittoria sul male, olio per le ferite, coraggio nei calvari, speranza di futuro. Il bagaglio del viaggio è fatto di essenziale, perché il cuore si lega troppo facilmente ai tesori della terra. Anche gli incontri saranno guidati dalla prima ospitalità, quella caratterizzata dal provvisorio della prima ora, perché le comodità che vengono col tempo addormentano l’attenzione e impastano la bocca, che diventa incapace di annunciare la verità della Parola. La “polvere” da scuotere dai piedi dopo le delusioni del rifiuto è gesto necessario per non permettere al cuore di guardare con rancore chi non ha accolto, ma posare ogni granello di polvere a testimonianza “per loro”, quasi per affidare a quest’ultimo gesto il rilancio della Parola che è fatta di amore, di perdono, di compassione, di sorriso.
Le comunità apostoliche rinfrescate da queste parole di Gesù, trovarono il coraggio e la gioia di tornare ad annunciare il Vangelo, con la parola, con il volto, con i gesti di amore.
Chissà se anche noi siamo così aperti a lasciarci penetrare da questo vangelo, per ritornare a “stare” con Gesù, a tenere tra le mani della nostra testimonianza il “bastone” della Parola, a far cadere a terra il superfluo dei tesori terreni che ci appesantiscono, a guardare con gli occhi della compassione di Cristo coloro che attorno a noi ci voltano le spalle. 
Siamo innamorati di Cristo e appassionati del Vangelo, per questo abbiamo la gioia di essere suoi testimoni.
Buona domenica.