4 chiacchiere dal barbiere di Danilo Girello

“OGNI PANORAMA NASCONDE LA SUA PANCHINA!” (D.G.)

Sull’intero viale di corso IV novembre si possono trovare numerose panchine, molto utili agli anziani mentre vanno in centro a fare la spesa e al ritorno quando, con i loro trolley, necessitano di un “pit stop” un attimo di riposo.
Diversa funzione hanno le due panchine di fronte al mio negozio e a quello della mia collega Romana che, nelle belle giornate, si trasformano in un comodo salottino per i clienti che prima del servizio si fanno l’ultima sigaretta. Così come diventano un ritrovo per le mie vicine di palazzo, con la signora Rosa che un giorno mi ha regalato questa frase “il più bel regalo della giornata è rilassarmi con le mie amiche su queste panchine”. 
Giusto quindi il poter definire la panchina luogo della pausa per eccellenza, ideale per ricaricare le batterie? 
A pensarci bene, nel linguaggio dello sport non è sempre così, perché chi siede in “panca” difficilmente fa salti di gioia. 
Per strapparvi un sorriso come non ricordare gli esilaranti sketch del duo comico Ale e Franz che proprio su una panchina se ne dicevano di tutti i colori? 
Significativo che nella versione “rossa” questo semplice oggetto d’arredamento urbano sia diventato il simbolo per ricordare le vittime di femminicidio e combattere la violenza sulle donne. 
Ma senza ombra di dubbio l’idea più poetica per racchiudere tutte le emozioni che si provano a stare seduti su una panchina, la dobbiamo assegnare al designer statunitense Crish Bench, che nel 2010 assieme alla moglie Catherine ha installato nel comune di Clavesana (Cuneo) la #1 panchina gigante che riproduce la seduta tipica che si trova in tutti i giardini pubblici, se non fosse che è alta 2 metri e mezzo. 
Ad oggi di queste opere d’arte colorate ognuna con tonalità differenti ne esistono ben 366, con 75 nuovi progetti di costruzione. Le più vicine a noi si trovano nei comuni di Costigliole, Melle e Oncino. 
Essendo tutte ubicate dinnanzi a panoramici scorci di rara bellezza, un’idea potrebbe essere quella di andarle a cercare una ad una muniti del” passaporto delle panchine giganti” da far timbrare in ognuno dei posti visitati. 
Nel film “Forrest Gump” nella scena iniziale l’attore Tom Hanks seduto su una panchina dice: «La vita è uguale a una scatola di cioccolatini… non sai mai quello che ti capita». 
Saluzzo mi pare non abbia ancora una panchina gigante: state pensando anche voi alla stessa cosa?