4 chiacchiere dal barbiere di Danilo Girello

“UN INSEGNANTE TI PRENDE PER MANO, TI TOCCA LA MENTE, TI APRE IL CUORE!”

Per la felicità di tutti gli studenti sono ricominciate le scuole! Sembrerebbe una battuta, ma parlando con i ragazzi sono rimasto sorpreso che quasi la metà degli intervistati mi abbia detto che sarebbe ritornata con piacere alle lezioni, per ritrovare il proprio compagno di banco, gustarsi la merendina nell’intervallo e poi perché dopo tanta vacanza ci si annoia a stare a casa.
Con il suono della campanella sono ricominciati gli impegni anche per le famiglie, con genitori, nonni e tate varie che rincorrendo nuovi orari, libri da ordinare e quaderni da acquistare hanno il loro bel daffare per gestire le giornate in modalità School.
Carissimi lettori oggi con questa mia rubrica vorrei fare un gioco con voi e ritornare indietro nel tempo a quel periodo indimenticabile che sono stati i nostri anni da studenti: prendiamo carta e penna e segniamo su un foglio i ricordi più belli di quando eravamo degli scolaretti, tiriamo fuori dal cassetto una fotografia che ci ritrae con il grembiulino e sono sicuro che sul nostro viso appariva un bel sorriso.
Io ho frequentato le scuole elementari e poi le medie a Manta con il bel ricordo della mia prima maestra Gemma Ansaldi che oltre ad avermi fatto imparare alla perfezione le tabelline è riuscita dopo tanti tentativi ad insegnarmi a legarmi le scarpe!
E che dire della maestra Elisabetta Borioli, classe 1934, che passeggiando sul viale davanti al mio negozio ogni tanto mi racconta qualche aneddoto capitatogli in più di 40 anni di insegnamento nelle scuole a Carmagnola.
Si utilizzavano due soli libri: l’Abcecedario (quello di Pinocchio…) per imparare a leggere e scrivere e il Sussidiario per matematica, storia e geografia. La grande lavagna dove davanti si faceva lezione e dietro si mandava chi aveva combinato una marachella, e come non sorridere ad immaginarsi il suo piccolo alunno Carlo che nell’elaborazione di un pensierino fiero della sua famiglia scriveva così: “la mia mamma si affatica tantissimo per affamare la famiglia”.
Buon anno scolastico a tutti, buon lavoro a tutti gli insegnanti e... 
W LA SQUOLA!