Acchiappamostre di Anna Cavallera

La mostra della settimana

Al Filatoio di Caraglio torna la grande fotografia del Novecento firmata Artea, con la mostra “Robert Doisneau. Trame di vita” che aprirà al pubblico venerdì 18 ottobre e resterà visitabile sino al 23 febbraio 2025.
La rassegna, curata da Gabriel e Chantal Bauret, con il supporto di Francine Derouidille e Annette Doisneau, in collaborazione con l’Atelier Robert Doisneau, rientra in un doppio progetto espositivo che intende arricchire l’offerta culturale del territorio presentando due maestri della camera oscura di caratura mondiale: oltre a celebrare Erwitt alla Castiglia di Saluzzo, l’appuntamento caragliese presenterà l’opera di Robert Doisneau, (Gentilly, 1912 – Parigi, 1994), noto fotografo francese appartenente alla cosiddetta “Fotografia umanista”. 
In esposizione si potranno ammirare oltre 100 scatti suddivisi in 8 sezioni cronologiche, a partire dal noto bacio “Le Baiser de L’Hotel de Ville”, passando per le immagini raffiguranti i sobborghi parigini d’inizio Novecento, alle quali si alterneranno altrettante incentrate sull’infanzia e sul mondo industriale, rappresentato nei primi lavori commissionati al fotografo dalla Renault. In particolare, l’inedita sezione realizzata nel 1945 sulla manifattura tessile di Aubusson, reportage commissionato a Doisneau dalla rivista Le Point, costituisce un’occasione per raccontare l’aspetto proto industriale del setificio secentesco.
«Al giorno d’oggi viviamo di immagini e la fotografia, tra i diversi mezzi espressivi, rappresenta un linguaggio immediato per il pubblico. La Provincia di Cuneo è attenta all’arte e investe nell’arte, tant’è che con il Comune di Saluzzo Fondazione Artea ha siglato un nuovo accordo espositivo triennale per valorizzare al meglio la Castiglia» ha dichiarato il Presidente di Fondazione Arte, Davide De Luca.

Le altre mostre

Prosegue, a Palazzo Mathis a Bra la mostra «Archivum», di Marta Czok. L’artista polacca, nata a Beirut, cresciuta a Londra e, fin dagli anni Settanta, italiana di adozione, catalizza l’attenzione del pubblico attraverso la rappresentazione di temi e scene sociali, dalla quotidianità alle problematiche globali: la migrazione, la guerra e le lotte di classe.
L’esposizione braidese, promossa dal Comune di Bra in collaborazione con la Fondazione Marta Czok, la Fondazione CRC e l’Associazione culturale Piero Fraire, è curata da Jacek Ludwig Scarso, e presenta l’opera dell’artista, suddivisa in quattro sezioni: AURUM (raffigurazioni in oro), CIVITAS (scene di vita sociale), VENUS (raffigurazioni femminili), URBS (paesaggi urbani). Secondo queste tematiche si esplorano opere che attraversano decadi di lavoro, estrapolando nuove connessioni e marcandone l’attualità rispetto al presente. 
Orari: lunedì, martedì e giovedì 9 - 13 e 15-17.30; mercoledì e venerdì 9 – 13; sabato e domenica 10-12.30 e 15-17.30.

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Proseguirà fino al 27 ottobre, nella Chiesa di San Giuseppe ad Alba, la mostra dello scultore Sergio Unìa «Armonie di forme - sculture e disegni - Segni di un tempo». 
Orari: lunedì 10/13; dal martedì al venerdì 14:30/18; sabato e domenica 10/18. 

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Alla GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino è visitabile «Berthe Morisot. Pittrice impressionista», imperdibile mostra curata da Maria Teresa Benedetti e Giulia Perin, con la consulenza scientifica di Sylvie Patry, organizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi. Protagonista indiscussa della produzione dell’artista è la luce che avvolge la superficie delle opere attraverso pennellate brillanti, raggiungendo la massima espressione nelle scene en plein air, caratterizzate da atmosfere vibranti. 
Il percorso espositivo si sviluppa in sezioni tematiche dedicate ai principali soggetti della Morisot: luoghi all’aperto, interni animati da figure colte in situazioni di intimità, paesaggi marini, case e giardini. 
Il ricco corpo di opere aiuteranno i visitatori a immergersi nella vita di Berthe Morisot, dai suoi esordi connessi al sodalizio artistico e umano con Édouard Manet – di cui Berthe aveva sposato il fratello Eugène nel 1874 – fino alla piena adesione alla poetica impressionista.