Alla GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino prosegue l’imperdibile mostra dedicata all’opera dell’unica donna tra i fondatori del movimento impressionista: Berthe Morisot.
La rassegna «Berthe Morisot. Pittrice impressionista», curata da Maria Teresa Benedetti e Giulia Perin, con la consulenza scientifica di Sylvie Patry, è stata organizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi ed illustra il legame di Morisot con la poetica della Nouvelle Peinture, il suo personalissimo timbro e il suo talento nel cogliere la labilità dell’attimo, della natura e della realtà, nonché la fragilità dell’esistenza.
Il percorso espositivo si sviluppa in sezioni tematiche dedicate ai principali soggetti della sua produzione: luoghi all’aperto, interni animati da figure colte in situazioni di intimità o nel brillio della vita sociale, paesaggi marini, famiglia, case e giardini. Il ricco corpo di opere aiuteranno i visitatori a immergersi nella vita e nella carriera di Berthe Morisot, dai suoi esordi connessi al sodalizio artistico e umano con Édouard Manet – di cui Berthe aveva sposato il fratello Eugène nel 1874 – fino alla piena adesione alla poetica impressionista.
Protagonista indiscussa della produzione dell’artista è la luce che avvolge e irradia la superficie delle opere attraverso pennellate brillanti, raggiungendo la massima espressione nelle scene en plein air, sempre caratterizzate da atmosfere vibranti e cromaticamente intense.
Le opere esposte provengono, oltre che dal Musée Marmottan Monet di Parigi, dal Musée d’Orsay di Parigi, dal Musée des Beaux-Arts di Pau, dal Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, dal Musée d’Ixelles di Bruxelles, dall’Institut National d’Histoire de l’Art (INHA) di Parigi da diverse collezioni private.
Le altre mostre
Giovedì 16 gennaio dalle 17 alle 20 CSA Farm Gallery di Torino aprirà il suo nuovo anno espositivo con il diciannovesimo appuntamento del progetto UNICA¼ 19/ Nineteenth round che vedrà la ricerca artistica di Emanuele Chianesi ed il suo affascinante progetto «Onde Scultoree».
Attraverso le sue sperimentazioni plastiche Emanuele Chianesi propone un’interazione unica tra suono e forma, dando vita a una narrazione sonora che esplora le complessità dell’esperienza umana. In collaborazione con il maestro saluzzese Enrico Sabena, l’artista trasforma il legno in sculture sonore dinamiche, stimolando un’introspezione profonda resa mediante alla manipolazione musicale di timbri e ritmi. La sua ricerca invita a un dialogo sinestetico tra visivo e sonoro, coinvolgendo i sensi in un’esperienza immersiva.
“Onde Scultoree” si propone come un manifesto per il dialogo sensoriale, invitando gli spettatori a nuove modalità percettive e a riflessioni sulla natura dell’esperienza umana.
Fino al 25 gennaio 2025, orari: dal mercoledì al sabato 16/19.30.
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Al Filatoio di Caraglio il 2025 si apre con tre nuovi appuntamenti del Public Program, la serie di incontri collaterali alla mostra «Robert Doisneau. Trame di vita», che a gennaio indagheranno mondi meno noti del grande fotografo umanista francese: la vita e il lavoro degli operai nelle fabbriche francesi della prima metà del ‘900 e il nefasto periodo della Seconda guerra mondiale caratterizzano, infatti, la prima parte della sua carriera, una produzione ancora poco conosciuta ma profondamente formativa. Il primo, dal titolo “Doisneau e il mondo del lavoro”, si svolgerà venerdì 10 gennaio, il secondo “Fotogrammi di guerra” avrà luogo venerdì 24 gennaio, mentre il terzo “Aubusson 1945: Robert Doisneau, Jean Lurçart e la rinascita dell’arazzo” si terrà venerdì 31 gennaio. Tutti gli eventi avranno inizio alle 18 presso l’ex setificio caragliese. Il calendario di iniziative aperte al pubblico, è organizzato da Fondazione Artea in collaborazione con Alliance Française di Cuneo, e con la partecipazione di La Fabbrica dei Suoni.
L’ingresso agli incontri è gratuito e libero. Si consiglia la prenotazione scrivendo a info@fondazioneartea.org oppure registrandosi su Eventbrite: https://www.eventbrite.it/o/fondazione-artea-18098925798.