Natura: Il censimento invernale ha fatto registrare l’osservazione di 2.361 esemplari

17 specie diverse di uccelli acquatici nel Parco del Monviso

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L’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso ha aderito anche quest’anno al programma mondiale di censimento IWC (International Waterbird Census), che si svolge ogni anno intorno alla metà di gennaio in 143 Paesi del mondo per raccogliere informazioni aggiornate sul numero di uccelli acquatici nelle zone umide

Il più presente è il germano reale, di cui sono stati avvistati 1.402 individui svernanti; segue l’alzavola con 599 esemplari. Meno numericamente significative sono invece le osservazioni di folaga (126), cormorano (52), moretta (44), canapiglia (43) e fischione (35); presenti anche alcuni esemplari di svasso maggiore (13), gallinella d’acqua (12), gabbiano reale mediterraneo (11), tuffetto (7), airone bianco maggiore (5), airone cenerino (4), mestolone (3), cicogna bianca (2), moriglione (1) e anatra mandarina (1). I dati confermano quelli raccolti nel corso delle precedenti rilevazioni.

Tra le osservazioni effettuate spicca quella del moriglione, specie piuttosto rara e considerata vulnerabile, pertanto inserita nella Lista Rossa dell’Unione mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN). Proprio in virtù della sua vulnerabilità e grazie ai anche dati ottenuti dal censimento IWC, il moriglione è stato recentemente messo al centro di un piano nazionale di gestione redatto da Ispra (Istituto Superiore per la protezione e Ricerca Ambientale) e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Il Parco del Monviso collabora da molti anni all’International Waterbird Census, che in Italia è stato avviato nel 1985 ed è coordinato dall’Ispra. 

Gli uccelli acquatici sono un elemento fondamentale delle zone umide. La loro presenza, il loro numero e le loro tendenze di frequentazione di un determinato sito possono dire molto sulla salute e sulla qualità di quegli ecosistemi. Nella stagione fredda, laghi, stagni e corsi d’acqua si popolano di un gran numero di uccelli acquatici che diventano assai più numerosi rispetto a tutte le altre stagioni, grazie all’arrivo di individui nordici. Molti uccelli, e in particolare le anatre, fuggono dalle rigide temperature dei loro luoghi di riproduzione e trovano nelle nostre regioni luoghi più miti dove trascorrere l’inverno, per poi ripartire verso Nord non appena le condizioni climatiche diventano più favorevoli. L’inverno è dunque l’unico momento dell’anno in cui si possono osservare alcune specie che non nidificano nelle nostre regioni ma che le visitano solo in questo periodo.