Verzuolo: Colpo nella notte in corso Re Umberto

Assalto al bancomat della Bpn

Assalto alla Banca Popolare di Novara, bottino da 50.000 euro. Notte di fuoco a Verzuolo: esplode lo sportello bancomat della BPN. I malviventi fuggono con un bottino ingente, superiore ai 50.000 euro. Indagini in corso per individuare i responsabili. Nel silenzio della notte, un boato ha squarciato l’aria di Verzuolo. Poco prima delle 4 del mattino, un gruppo di malviventi ha fatto esplodere lo sportello bancomat della Banca Popolare di Novara (BPN), situato in corso Re Umberto, nei pressi del semaforo all’ingresso del paese. L’esplosione, potente e precisa, ha richiamato l’attenzione dei residenti, che hanno immediatamente allertato i Carabinieri. Secondo le prime ricostruzioni, i criminali hanno utilizzato la cosiddetta tecnica “della marmotta”, una metodologia sempre più diffusa nel Nord Italia. Questa prevede l’inserimento di una carica esplosiva all’interno di un cono metallico, posizionato direttamente nello sportello bancomat. L’esplosione, oltre a distruggere il dispositivo, permette ai ladri di accedere rapidamente alla cassaforte interna, asportando il denaro contante. Nonostante l’elevato rumore dell’esplosione, i malviventi sono riusciti a dileguarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, portando con sé un bottino stimato in oltre 50.000 euro. I Carabinieri, giunti sul posto pochi minuti dopo la segnalazione, hanno avviato immediatamente le indagini. Al centro delle attività investigative ci sono le immagini raccolte dagli impianti di videosorveglianza presenti nella zona. Le telecamere potrebbero aver immortalato i volti dei responsabili o i mezzi di fuga utilizzati, come auto o motocicli.  Non è escluso che l’assalto sia opera di una banda specializzata in questo tipo di rapine, considerata la precisione dell’operazione e la somiglianza con altri episodi avvenuti recentemente in provincia di Cuneo. Solo pochi giorni fa, infatti, un analogo attacco era stato sferrato alla filiale della Cassa di Risparmio di Fossano, situata in via Mazzini a Cervere.  L’episodio ha destato forte preoccupazione tra i cittadini di Verzuolo, abituati a vivere in un contesto tranquillo e lontano da eventi di tale gravità.