Saluzzo: Digiuno, elemosina e preghiera

Riflessione del Vescovo all'inizio della Quaresima

C’è Dio!
La liturgia della comunità cristiana ripropone per questo tempo di Quaresima, in questo anno giubilare dedicato alla speranza, oltre il digiuno e l’elemosina, la preghiera: quasi un piccolo itinerario da percorrere ogni giorno verso la Pasqua.
Se la sobrietà restituisce salute all’uomo interiore e la condivisione fa crescere il senso di appartenenza umana, la preghiera apre ad una relazione filiale con Dio, da riscoprire nella sua paternità universale.
Molte volte la preghiera, viene relegata all’ultimo posto nella classifica delle cose quotidiane, ha bisogno di rioccupare un posto ragguardevole nel tempo forte della Quaresima; anzi il primo posto: nel senso che, ogni giorno, non può mancare l’incontro con Dio, come punto-luce delle relazioni umane, delle fatiche e dei travagli che innervano le ore nell’imprevedibile segmento dell’esistenza quotidiana.
E la preghiera, soprattutto in Quaresima, va nutrita di parola di Dio, ascoltata e spezzata con singolare affezione nel giorno del Signore, alla mensa dell’Eucaristia.
Attenzione dunque … è Quaresima! Un tempo vigiliare per celebrare da cristiani la festa più decisiva per la comunità cristiana e più decisiva per la storia del mondo. Che l’uomo lo sappia o non lo sappia, il suo destino dipende da quel segno al centro del cosmo, la croce gloriosa, che la comunità credente accoglie, venera, adora, e soprattutto assume come modello di vita donata per amore.
La Quaresima insomma è un tempo per noi, per gli altri, per Dio. Che c’è di più importante?
cristiano, vostro vescovo