Abbazia di Staffarda: Le colonie sono ritornate

Nuove telecamere per osservare i pipistrelli

Con l’arrivo della primavera, è tornata a manifestarsi, all’abbazia di Staffarda, una delle presenze animali più affascinanti e preziose del nostro territorio: quella dei pipistrelli. Come accade da almeno un secolo, infatti, a partire dai primi giorni di aprile centinaia di esemplari tornano a installarsi in uno dei locali del complesso medievale per dare inizio alla stagione riproduttiva: al culmine di essa sono circa 1.200 i chirotteri che si radunano qui. Si tratta di una colonia composta in larga parte da femmine, appartenenti alle specie Myotis myotis (vespertilio maggiore) e Myotis blythii (vespertilio di Blyth), che hanno scelto Staffarda come luogo sicuro dove partorire i propri piccoli.
 
Da quest’anno, grazie a un nuovo sistema video ad alta definizione con illuminazione a infrarossi fatto installare dal Parco del Monviso, i visitatori del complesso abbaziale possono osservare la colonia “in diretta”, senza arrecare disturbo agli animali. L’impianto, che sostituisce una precedente apparecchiatura ormai superata in termini tecnologici, consente di seguire le attività quotidiane dei pipistrelli da uno schermo installato in un ambiente adiacente, non frequentato dagli animali. Il sistema è dotato di due telecamere: la prima, con inquadratura fissa, permette una visione d’insieme della colonia; la seconda, con zoom ottico 25x e movimento orientabile da remoto, è in grado di seguire i movimenti dei pipistrelli all’interno della stanza. Uno strumento prezioso non solo per il pubblico, ma anche per i chirotterologi, che possono monitorare a distanza lo stato di salute della colonia, verificandone la consistenza e soprattutto calcolandone il successo riproduttivo.
 
Il momento più emozionante per osservare l’attività della colonia è senza dubbio intorno alla metà di giugno, quando iniziano le nascite. In questa fase delicatissima, le madri si prendono cura dei piccoli ancora incapaci di volare, che restano aggrappati a loro per ricevere nutrimento e protezione. Attraverso le immagini si potrà dunque assistere a uno spettacolo naturale straordinario, con un punto di vista privilegiato su un processo vitale e affascinante. Nella seconda metà di agosto cominciano a evidenziarsi fenomeni di dispersione, che proseguono fino alla metà di ottobre quando anche gli ultimi esemplari abbandonano il sito, pronti a farvi ritorno la primavera successiva.
 
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra il Parco del Monviso, la Fondazione Ordine Mauriziano e l’Associazione DialogArt, che cura l’apertura e le visite guidate del complesso.
 
Per poter assistere all’attività dei pipistrelli dallo schermo a disposizione, è necessario effettuare l’accesso agli spazi di visita dell’Abbazia, con biglietto a pagamento: per maggiori informazioni su orari e costi di ingresso è possibile consultare questo sito.


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