Saluzzo: “I Monteleone”, al Quartiere con Lucia Tilde Ingrosso, martedì 13 maggio

Milano tra mistero e storia

Secondo appuntamento della rassegna dedicata al giallo.

Martedì 13 maggio, alle 21, si torna al Quartiere per parlare di libri e misteri: questa volta tocca a Lucia Tilde Ingrosso, in dialogo con Chiara Miolano
L’ingresso alla serata di Trame in Giallo è libero e gratuito; al termine della presentazione seguirà il brindisi, offerto, dal Consorzio Colline Saluzzesi.

È una magnifica saga familiare che attraversa tutto il Novecento per arrivare ai giorni nostri quella che Lucia Tilde Ingrosso costruisce nel suo romanzo “I Monteleone”, edito da Baldini+Castoldi nel 2023. Famiglia estremamente ricca e influente di Milano, i membri dei Monteleone non potrebbero essere più diversi eppure allo stesso tempo più legati tra loro.
Tutto inizia dalla matriarca Pia, donna estremamente elegante e ferma, dalle granitiche convinzioni e dallo smisurato amore per il suo unico figlio Giuliano. È lei che costruisce il nome della famiglia e tira le fila di tutto ciò che accade all’interno della casa. 
Il romanzo tuttavia si apre ai giorni nostri con il membro più giovane della famiglia, Vittoria, che viene presentata al lettore inizialmente attraverso gli occhi di un ragazzo sconosciuto, unico personaggio esterno alla ricca cerchia monteleoniana. Il lettore capisce subito che l’approccio di Andrea, questo il suo nome, ha un secondo fine. Vittoria certo al momento sembra essere l’unica erede dell’immenso patrimonio familiare, ma c’è dell’altro. Da questo nodo si dipana una doppia narrazione che la sapiente penna di Lucia Tilde Ingrosso riesce a coniugare perfettamente, quella del romanzo familiare e del giallo. Apparentemente non ci sono omicidi, investigatori o misteri da risolvere, eppure il lettore è immediatamente pervaso da una sensazione di non detto, di informazioni volutamente celate, perché disonorevoli per il nome della famiglia o troppo scabrose per essere raccontate. 
“I Monteleone” è poi anche un magnifico romanzo storico, infatti l’autrice riesce ad alternare la narrazione tra passato e presente in modo magistrale, costruendo a piccoli pezzi i numerosi personaggi e svelando le movimentate vicende familiari poco per volta, affrontando contemporaneamente periodi importanti della storia italiana, dal fascismo, alla Seconda Guerra Mondiale, ai cosiddetti Anni di piombo. 
Altro grande personaggio (forse non a caso femminile) è la città di Milano, che Ingrosso ha già sapientemente dipinto nei suoi precedenti sei romanzi gialli: la città viene raccontata nelle sue luci e nelle sue ombre, dai quartieri alti (in cui avvengono gli omicidi) alle zone più periferiche e “vere”. Qui invece è raccontata maggiormente da un punto di vista storico, senza tuttavia tralasciare i suoi luoghi più caratteristici e romantici, rendendo il lettore uno spettatore in prima linea delle numerose e sfaccettate vicende della famiglia Monteleone.