Saluzzo: Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Decreto che prevede l’ingresso in Italia di quasi 500 mila lavoratori tra il 2026 e il 2028

Nuovi flussi di lavoratori extra Ue, in tre anni

Arrivano per lo più da Albania, Marocco, India e vengono impiegati nei frutteti e negli allevamenti. Sono i lavoratori extracomunitari che ogni anno giungono sul nostro territorio, come nel resto d’Italia, attraverso il meccanismo dei flussi. Lunedì il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo Decreto che prevede l’ingresso di quasi 500 mila lavoratori su tutto il territorio nazionale tra il 2026 e il 2028, 50 mila in più rispetto al provvedimento precedente. 

Il decreto abbraccia diverse categorie di lavoratori, inclusi i lavoratori stagionali e non stagionali, un pilastro fondamentale per l’agricoltura italiana, ma anche colf e badanti, settori fondamentali per l’assistenza alle famiglie e agli anziani. 
Per il settore agricolo, in particolare, il via libera a questo nuovo Decreto Flussi rappresenta una boccata d’ossigeno.

Da tempo, infatti, le associazioni di categoria lamentano una cronica carenza di manodopera nei campi, essenziale per la raccolta dei prodotti, la gestione delle colture e del bestiame. L’accesso a lavoratori stagionali qualificati o comunque idonei a svolgere queste mansioni è visto come un passo decisivo per garantire la continuità e la produttività di un settore vitale per l’economia italiana.

La possibilità di beneficiare di una forza lavoro adeguata può fare la differenza tra un raccolto di successo e una stagione compromessa. Tuttavia non mancano le criticità, legate in particolar modo ai ritardi nell’ottenimento del visto per i lavoratori stagionali. 

«Alcune volte, i lavoratori arrivano con i permessi in mano quando le attività di raccolta sono giunte al termine o quasi» fa osservare Mario Dotto, segretario di zona Saluzzo di Coldiretti. L’associazione di categoria è in prima linea nella gestione delle istanze, con oltre 400 domande di lavoratori inviate. Di queste rimangono inevase quelle indirizzate a Marocco e India, per esempio, a causa delle tensioni geo politiche che stanno interessando questi Paesi.
 
La notizia completa in edicola sul Corriere di Saluzzo di giovedì 3 luglio 2025.