Giancarlo Giordano torna ad incantare il pubblico con il suo universo pittorico, fatto di storie, volti ed espressioni definite a spatolate accese dai toni biaccosi. Universi sospesi in cui regna l’oblio, scenari infernali che l’artista ha conosciuto e vissuto per oltre ventitré anni, quand’era infermiere presso l’ospedale psichiatrico Chiarugi di Racconigi.
Questo suo popolo, un’umanità scomoda, reclusa ed abbandonata dalla società civile, torna a far sentire la propria voce in occasione della mostra intitolata “Umani”, che prenderà il via sabato 9 ottobre presso la Chiesa di San Giovanni a Canale d’Alba.
La rassegna è curata dal “Collettivo Artisti per Caso” e corredata da un suggestivo catalogo, all’interno del quale si ritrovano gli interventi critici di Ida Isoardi, Giorgio Barberis, Marco Neirotti, Tommaso Salzotti e Giovanni Tesio, oltre ad una sentita presentazione del curatore, Francesco Occhetto. Un catalogo che, come scrive quest’ultimo, vuole «farsi testimonianza e costituire una sorta di traccia ricapitolativa dell’attuale produzione di un artista tanto appartato quanto sorprendente e contemporaneo.
È da questa straordinaria carica di umanità – sebbene tragica e per certi versi insopportabile- che trapela da ogni suo lavoro che si è voluto dar vita a tale progetto: nel solco di un destino che percepiamo come universale, essendo l’uomo di oggi quanto mai rappresentato da una pittura così aperta alle infinite sfumature delle sue emozioni e dei suoi sentimenti». La sua salvezza, l’arte. L’unica via per sopravvivere ad un dolore che non è ancora stato pagato, ma che trova consolazione e diventa tollerabile nel momento in cui i ricordi, nutriti di disperazione ed ingiustizia, escono dalle mani forti dell’artista e si traducono in segno, forma, colore. Prendono il largo e dopo lunghi tragitti tornano al sicuro, dritti al cuore dell’uomo.
Le altre mostre
Giovedì 7 ottobre alle 17.30, presso la Galleria Berman di via Arcivescovado, 9, a Torino, si terrà l’inaugurazione della mostra di Enzo Isaia intitolata “La luce tra cielo e terra”.
La rassegna, con testi in catalogo del critico d’arte Angelo Mistrangelo, presenta una cinquantina di opere, stampate in varie misure, dedicate a Torino, ai paesaggi piemontesi e alle auto stradali Ferrari. Un viaggio per immagini attraverso la natura, gli ambienti urbani della città, nel design e nell’anima del fotografo.
Classe 1941, nato a Pordenone e cresciuto a Torino, dopo gli studi classici e la facoltà di Architettura presso il Politecnico di Torino, Isaia si innamora della fotografia sfogliando Images à la sauvette di un grande senza tempo: Henry Cartier Bresson. Inizia l’attività collaborando con il professor Paolo Verzone, documentando scavi archeologici in diverse parti del Mediterraneo e comprende che quella è la sua strada.
La passione spinge il giovane artista a cimentarsi come reporter a Milano, ritraendo la vita sfavillante dei personaggi dello spettacolo negli anni ’60, quindi nel 1964, con il servizio militare nel corpo degli Alpini come ufficiale, racconta la naja, dall’ingresso in caserma al congedo.
Da quegli scatti, nel 1966, prende corpo il volume Noi Alpini (Mursia edizioni), con la prestigiosa prefazione di Giulio Bedeschi. Sono anni di eccezionale fermento e Isaia, fattosi notare dalla prestigiosa rivista Epoca, si vede offerta l’opportunità di lavorare a New York, ma rinuncia per lavorare nel campo pubblicitario dell’automotive come free lance. Gli viene richiesto di documentare auto, aerei, trattori e molti altri importanti prodotti dell’industria in esterno e nei Teatri di Posa. Parte da lì un viaggio lavorativo durato per ben 50 anni. Oggi Isaia vive sulle colline, non lontano da Asti.
La voglia di scoprire il mondo attraverso l’obiettivo fotografico non si è mai sopita. Ha solo cambiato forma. In questa nuova fase della sua vita, sono i paesaggi che tanto ama ad interessarlo: l’amore per la fotografia continua oggi come in passato, promettendo di portarci ancora alla scoperta delle meraviglie del mondo attraverso l’obiettivo della sua Nikon.
Info: 011 859417. Orari: dal mercoledì al sabato dalle ore 10,30 alle ore 12,30 e dalle ore 16 – 19; domenica - lunedì e martedì chiuso.