Io sto con gli animali di Andrea Avagnina

La neve racconta

Dicembre, dalla sera alla mattina la dama bianca ha ricoperto boschi e praterie alpine ed ai caldi colori dei larici infuocati, ormai spenti dal vento, si sostituisce un candido mantello che dona luce e brillantezza alle vallate.
Quante storie sa raccontare la neve a chi le vuole ascoltare!
Storie di ungulati che attraversano sentieri e strade per raggiungere le zone più assolate dove trascorrere l’inverno, prati traforati da piccoli roditori e calpestati da mille impronte di volpe alla ricerca del buco giusto per colazione, lunghi tracciati di lupi in dispersione e pronti ad affrontare rischi spesso mortali pur di trovare una nuova zona dove mettere su famiglia.
Gli animali selvatici tessono fini ricami nella neve che solo agli occhi delle persone comuni appaiono casuali mentre ogni passo, soprattutto in neve alta, è ponderato, mai sciupato, perché l’inverno quassù è lungo anche per i suoi legittimi abitanti costretti a dosare al massimo le energie necessarie alla sopravvivenza, dal piccolo regolo all’ermellino fino ai cervi possenti, che a differenza dei loro cugini stambecchi e camosci, non si trovano troppo a loro agio sulla neve.
La neve parla a chi sa ascoltare, mostrandoci quanto i boschi e le pietraie siano abitati, perché in questa stagione ciò che gli animali fanno nel buio della notte risplende alla luce del giorno e così anche l’automobilista più distratto che risale la valle potrebbe rendersi conto delle mille impronte sui prati vicini che disegnano trame geometriche affascinanti ed inusuali.
E così percorrendo un sentiero battuto da un lupo realizziamo tutto ad un tratto, magari in presenza di un ostacolo, che in realtà erano più di uno e che per un certo tempo hanno camminato sovrapponendo le impronte per risparmiare energie proprio come facciamo noi durante un’escursione.
Ma la neve parla ancora di più a quelli che oltre ad ascoltarla conoscono a fondo gli animali e così sapremo accorgerci se quel capriolo stesse camminando oppure trottando, decifrare il cambio improvviso di direzione del passo di una lepre trovando poi conferma dalle impronte di una volpe che all’improvviso si materializzano dietro alle sue.
Felice Natale e buona neve a voi tutti cari amici lettori!