4 chiacchiere dal barbiere di Danilo Girello

SE VUOI CORRERE UN MIGLIO CORRI UN MIGLIO, SE VUOI VIVERE UN ‘ALTRA VITA, CORRI UNA MARATONA (Emil Zatopek)

Sono andato a cercarmi sull’enciclopedia che tengo gelosamente a casa le informazioni sull’autore della frase con cui oggi inizio le mie 4 ciance: Emil Zatopek eccezionale atleta cecoslovacco detto la locomotiva umana, così chiamato perché mentre correva sbuffava in continuazione. Il suo palmares si commenta da solo: dal 1946 per dieci anni ha vinto praticamente tutte le corse a cui ha partecipato, ottenendo 6 medaglie d’oro in tre edizioni consecutive delle Olimpiadi con il suo capolavoro nell’edizione di Helsinki 1952 dove vinse in successione i 5.000 metri, la gara dei 10.000 e non contento anche la maratona. Mi piace immaginare che abbia composto l’aforisma al quale mi sono ispirato proprio all’arrivo di quella gara e il significato delle sue parole fatto nascere in me un sogno lungo 42 chilometri e 195 metri.
Ricordo come fosse ora il giorno in cui ho deciso di intraprendere la più grande impresa sportiva della mia vita, quella di iscrivermi alla regina delle distanze per quanto riguarda un runner! Come canta Gino Paoli nel suo successo “Eravamo 4 amici al bar” attorno ad un tavolo con i miei compari della Podistica Val Varaita Mauro Barra, Marco Degiovanni, Maurizio Giolitti – complice un ottimo Spritz – qualcuno di noi disse: si potrebbe organizzare una trasferta invernale in un posto dove le temperature sono ancora gradevoli! Detto… fatto e presi dall’entusiasmo il mattino dopo avevamo in tasca il pettorale per partecipare alla gara di Valencia in programma nel mese di dicembre. E adesso che si fa? Come ci si prepara, dove si trova la motivazione per fare circa 40.000 passi di corsa? Le risposte ai miei interrogativi le ha fornite il nostro allenatore Giulio Peyracchia: per prima cosa non dimenticare che malgrado tutto deve essere un divertimento, trova il tempo di allenarti tre volte alla settimana per almeno quattro mesi prima dello start, cerca il pieno sostegno della tua famiglia e in ultimo ricorda che correrai la tua maratona 30 km con le gambe,10 km con la testa, 2 km con il cuore e gli ultimi 195 metri con le lacrime agli occhi! 
Sulla linea di partenza di “Valencia 2024” eravamo in 36.700, ognuno con la sua casacca, il proprio obiettivo e perché: chi per sentirsi vicino a una Stella che illumina il Paradiso, oppure come ha fatto Alice che ha corso pensando al suo amore che sta affrontando una sfida difficile, e poi Luca che ha voluto donare il suo pettorale n°17043 a Matteo per il semplice motivo che lui gli ha salvato la vita rianimandolo dopo un drammatico arresto cardiaco. E poi tutti gli iscritti dal primo all’ultimo che hanno fatto sport simbolicamente uno accanto all’altro per abbracciare la comunità valenciana ferita dalla catastrofe naturale Dana. Alla fine di questa avventura anche io ho ricevuto la medaglia di finisher tagliando il traguardo dopo 4 ore 20 minuti e 28 secondi.
Per l’emozione, la fatica, la gioia di aver realizzato il mio sogno sportivo mi sono commosso… ma mister giulio devo confessarti che ho iniziato a piangere molto prima degli ultimi 195 metri!