Cronaca: Imprenditore alla sbarra per il tentato omicidio dell’ottobre 2023 per questioni sentimentali

A processo per lo sparo all’auto

Le telecamere giocano un ruolo centrale nel processo ad Altin Jakini, imprenditore edile albanese.

È indicato da un conoscente e connazionale come artefice di un tentato omicidio, avvenuto a Manta nell’ottobre 2023

La persona che lo accusa è la vittima stessa, un muratore all’epoca 28enne. Fu colpito sotto l’ascella, poco fuori dal centro abitato, mentre guidava la sua auto lungo via Stazione.

Solo per un miracolo si è evitata la tragedia, ma le conseguenze, racconta, sono state pesanti anche per il suo lavoro di muratore: «Per otto mesi non ho lavorato. Mi sono dovuto licenziare perché non riesco a muovere completamente il braccio sinistro e mi faceva male la schiena. Non ho trovato altro lavoro».

All’origine del dissidio, dice la persona offesa, ci sarebbero questioni di natura sentimentale: «Pensava che io avessi una storia con la sua ragazza. Lei mi aveva aiutato con i documenti, la patente, niente di più».

Per convincere l’altro uomo della sua buona fede, il giovane si era prestato anche a giurare di fronte a Dio, in chiesa: «Poi siamo tornati a casa, ci siamo stretti la mano ed è finita lì».

Almeno fino al giorno dello sparo, sostiene. In aula, nell’ultima udienza del processo che vede alla sbarra Jakini insieme a un suo operaio, Andrea Dedi, il luogotenente Giancarlo Usai ha ricostruito le fasi salienti di quella mattina.

 
La notizia completa in edicola sul Corriere di Saluzzo di giovedì 17 aprile 2025.