Saluzzo: Nell’ex Cappella della Castiglia, visita “da addetti ai lavori” all’allestimento del Pittara

Tutto è pronto per l’arrivo della grande tela

Il vero tesoro della due giorni culturale Città Svelata, evento “off” di Start, è l’ex Cappella della Castiglia: la visita "da addetti ai lavori" alle sale che ospiteranno presto l’imponente tela di Carlo Pittara è un’immersione nel lavoro di architetti e progettisti che, ad opera non ancora arrivata, fanno pregustare quella che per la Città e i suoi musei sarà un’opportunità unica. 

Siamo a piano terra, proprio sotto la torre trecentesca: si entra nella saletta che sarà adibita a spazio convegni e proiezioni, quella che un tempo era la sacrestia della cappella vera e propria dove invece, sulla parete principale, troneggia una riproduzione in bianco e nero della “Fiera di Saluzzo”

I suoi 32 metri quadrati troveranno spazio su sfondo scuro, ad animarla sarà l’apparato digitale controllato dalla stanza che dell’esposizione costituisce “il cervello”: a partire dalle luci, che oltre all’illuminazione generica comprendono anche faretti installati per evidenziare particolari del dipinto, fino alle proiezioni che permetteranno ai personaggi del quadro di prendere vita, camminando sull’apposito tendaggio e muovendosi sulle pareti, per poi rientrare nelle pennellate del Pittara. 

Video e proiezioni sono pensati per un’esperienza immersiva a misura di visitatore: dal racconto dei modelli dell’opera, a proposte per i più piccoli. Sugli schermi presenti in sala, scorreranno dettagli e particolari della tela dell’artista della scuola di Rivara, da modificare e adattare in occasione di eventi e visite tematiche

Durante il tour, il racconto non è incentrato sulla “Fiera”, «con un invito a ritornare una volta che sarà arrivata!» ha sottolineato la guida Cristina Carli, ma sul lavoro messo in atto per poter accogliere l’opera, studiato dagli architetti Andrea Ruggeri e Federica Maffioli.

«Ospitare una tela del genere è un impegno importante, che richiede tutta una serie di adeguamenti precedenti all’arrivo: per questo è anche necessario avere un sito adatto, come dimensione, ma anche che possa essere oggetto di interventi – ha spiegato –. Per questo, ad esempio, non si poteva pensare ad uno spazio più antico». 

Tra le misure attive, il controllo di temperatura e umidità, in corso ormai da sei mesi: per evitare alla tela lo “shock termico”, l’accesso all’esposizione potrà avvenire dalla saletta laterale, oppure dall’ingresso principale dotato di doppie porte, a bussola.
La sala è poi dotata di un impianto di ventilazione che, utilizzando aria esterna, raffredda o riscalda sulla base delle temperature; lo stesso vale per la gestione (immissione o riduzione) del vapore acqueo, per mantenere l’umidità tra il 43 e il 55%

Negli spazi è stato installato un impianto antincendio di ultima generazione: si tratta di una batteria di bombole ad alta pressione che, per non danneggiare l’opera con acqua o prodotti schiumogeni, attraverso il gas inerte Ig541 (detto inergen: miscela di argon, azoto e Co2) riduce la concentrazione di ossigeno nella sala fino ad estinguere le fiamme.

Vista la presenza delle due colonne (portanti) nella sala, che dall’ingresso principale incorniciano perfettamente l’opera, senza ostacolarne la vista, «lo spazio per allestire la tela sarà davvero contato» ha spiegato Carli. 

La tela, attualmente esposta a Sozhou (Cina), farà il suo arrivo a Saluzzo “arrotolata”, avvolta nell’imballaggio ammortizzante e protetta al suo interno da fogli di cellulosa: sarà poi srotolata e posizionata sul telaio realizzato nel 2019 (in occasione dell’ultimo restauro) in legno di abete e con inserti in frassino.

A causa delle sue dimensioni, l’ultimo “trasloco” alla Gam di Torino, dai magazzini all’area espositiva, aveva comportato lo smontaggio di una parte della facciata dell’edificio e l’utilizzo di una gru che, a Saluzzo, non sarà necessaria visto il posizionamento a piano terra e l’accesso possibile dalle porte principali.
«La speranza è che, in accordo con la Gam, la tela possa poi rimanere a Saluzzo» ha concluso la guida.