In salute di Cristina Bosco

Dottore, quando controllare i nei?

I nei, o nevi, sono macchie della pelle con diversi livelli di pigmentazione e varie dimensioni, dovuti a un accumulo dei melanociti che producono la melanina, il pigmento responsabile dell’abbronzatura. Alcuni sono presenti fin dalla nascita, altri si formano nel corso della vita. Nella maggior parte dei casi i nei rimangono innocui a lungo, ma possono anche degenerare e dare origine a forme tumorali, come il temuto melanoma. 
Per evitare il più possibile lo sviluppo di queste patologie la strategia migliore è la prevenzione e, dal momento che, il sole è considerato il principale responsabile della comparsa delle lesioni cutanee, essa comprende soprattutto evitare l’esposizione solare nelle ore di maggiore irraggiamento, utilizzare creme protettive con fattore di protezione adeguato alla propria pelle e monitorare i nei nel tempo. Per questo motivo è bene eseguire il controllo visivo dei nei periodicamente e con una certa frequenza per consentire un intervento tempestivo in caso di melanoma o altro tumore della pelle. 
La valutazione dei nei e delle macchie viene effettuata dal medico dermatologo, che tramite l’esame dermatoscopico riesce ad osservare la superficie delle lesioni e anche la parte immediatamente sottostante l’epidermide. Anche ciascuno di noi però può fare la sua parte nel monitoraggio dei nei facendo un autocontrollo periodico per rilevare eventuali anomalie e segnalarle con urgenza al medico, mettendo in pratica la regola dell’ABCDE. 
A come asimmetria, cioè quando il neo è formato da due metà diverse tra loro. B come bordi irregolari e frastagliati perché i nei benigni hanno in genere una circonferenza regolare e definita. C come colore molto scuro o disomogeneo: la comparsa di sfumature marroni, nere, rosse, bianche e blu sono un campanello d’allarme. D come dimensione maggiore di 6 mm di diametro che aumenta rapidamente in larghezza e infine E come evoluzione di forma, dimensione, colore in un breve periodo di tempo (tra 6 e 8 mesi). Anche il sanguinamento spontaneo e il prurito devono farci sospettare e contattare subito un dermatologo.